mercoledì 21 ottobre 2009

Autorizzazione paesaggistica: Proposto slittamento al 30 giugno 2010, a rischio gli interventi semplificati sui beni vincolati

Autorizzazioni paesaggistiche parallele al rispetto degli obblighi europei. Tra gli emendamenti al ddl 1784, per la conversione in legge del Dl “Anti-infrazioni” 135/2009, è stata proposta una ulteriore proroga all’entrata in vigore delle nuove procedure di autorizzazione paesaggistica, prevista per il primo gennaio 2010. Iter delle proroga: Nell’ultimo anno il nuovo sistema di autorizzazioni, messo a punto con il Decreto Legislativo 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, ha subito già tre slittamenti.

Dal primo gennaio 2009 si è passati al 30 giugno, per arrivare al primo gennaio 2010. Data messa di nuovo in dubbio con l’emendamento presentato dalla Lega Nord in Commissione Affari Costituzionali del Senato, che inserisce la disposizione dopo l’articolo 18. Le nuove procedure prevedono più responsabilità per le Regioni e riservano alle Soprintendenze il potere di esprimere parere preliminare vincolante sugli interventi nelle aree protette.

La Regione, il Comune o la Provincia devono infatti svolgere un’istruttoria in 40 giorni e predisporre una proposta di valutazione da inviare al Soprintendente che si pronuncia entro 45 giorni. Nel caso in cui le Regioni abbiano approvato un piano paesaggistico, il parere della Soprintendenza è obbligatorio ma non vincolante. Dopo la pronuncia le Regioni hanno a disposizione 20 giorni per il rilascio dell’autorizzazione.

Con il regime transitorio in vigore adesso, invece, il Comune rilascia il nulla osta entro 60 giorni e lo invia alla Soprintendenza, che si pronuncia entro 60 giorni e può annullare il provvedimento solo per vizi di legittimità. Difficoltà derivate dalla proroga: L’eventuale approvazione della proroga ha già registrato la contrarietà del Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Il nuovo slittamento dei termini renderebbe vana anche la proposta di regolamento per le autorizzazioni paesaggistiche semplificate sui beni vincolati oggetto di interventi di lieve entità.

Il provvedimento, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 9 ottobre, classifica le tipologie di interventi minori, tra i quali inserisce i lavori pubblici di modesto impatto.

Dall’approvazione o meno della proroga, che sarà deliberata in Commissione “Affari Costituzionali” nel corso della settimana, dipenderà quindi lo snellimento dei piccoli interventi nelle aree protette. Che includendo adeguamento antisismico, aumenti volumetrici del 10%, demolizioni e ricostruzioni nel rispetto della sagoma ed eliminazione delle barriere architettoniche, potrebbero contribuire al rilancio edilizio e al miglioramento della sicurezza.

Pubblicato il 21 ottobre 2009.

Fonte: www.edilportale.it

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