martedì 21 luglio 2009

Piano Casa, in Lombardia chiesto il blocco della norma:Fai, Italianostra, Legambiente, Wwf e Lipu

E' stata pubblicata sul secondo Supplemento Ordinario del Bollettino Ufficiale n.28 del 17 luglio 2009 la Legge Regionale 13/2009 del 16 luglio, recante "Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia".

La norma, che consente interventi anche nei parchi e in alcune aree protette, suscita l'opposizione degli ambientalisti, apparendo spesso controversa.

Sarebbero catastrofiche le conseguenze del Piano Casa per Giulia Maria Crespi, presidente del Fai, Fondo Ambientale Italiano. Turismo, salute, identità e radici storiche degli italiani potrebbero essere messe a rischio dal complesso di norme per il rilancio dell’edilizia che le Regioni hanno già iniziato a varare.

In Lombardia risulta “a rischio” il Parco Agricolo Sud, 47 mila ettari con antichi fontanili, terreni fertili e costruzioni storiche, che potrebbero essere modificate per gli aumenti di cubatura concessi dalla nuova legge regionale.

Ad aggravare la situazione c’è la diminuzione dei soprintendenti e dei mezzi a loro disposizione, così come la proroga per l’entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali, che permette ai soprintendenti di pronunciarsi a progetto ultimato. Viene quindi meno il potere di esprimere un parere vincolante sugli interventi nelle aree protette.

Desta preoccupazione anche la possibilità che i Comuni permettano ai costruttori l’autocertificazione dell’idoneità del progetto. Aspetto che, secondo Giulia Maria Crespi, si somma in modo pericoloso alle demolizioni e ricostruzioni con premio di cubatura previste dal Piano Casa, che potrebbero stravolgere interi paesaggi.

Le sezioni lombarde di Fai, Italianostra, Legambiente, Wwf e Lipu hanno inoltrato una nota congiunta a sindaci e consigli comunali per la difesa del territorio. Chiesto il blocco del Piano Casa, soprattutto delle disposizioni più controverse, come gli ampliamenti del 20% in centri storici e parchi. Gli ambientalisti hanno manifestato il proprio disaccordo contro la cancellazione di ogni pianificazione urbanistica. Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni i Comuni potranno scegliere solo alcune zone da escludere dall’applicazione della legge, ma non tutto il territorio.

Completamente opposta la posizione dell’Ance, che nella nuova norma vede una boccata di ossigeno a favore di tutto l’indotto, composto da 140 mila imprese e 330 mila addetti. Sotto l’impulso della semplificazione normativa, la mole di lavoro potrebbe infatti aumentare del 30%, generando una richiesta di 30 o 40 mila unità di manodopera aggiuntiva.Secondo i sostenitori della norma il Piano Casa avvia la sperimentazione di una politica urbanistica orientata alla qualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Per il riuso delle aree sottoutilizzate o degradate dovrebbe inoltre essere incentivata la sostituzione edilizia.

Legge regionale 16/07/2009 n. 13
Regione Lombardia - Giunta Regionale - Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia.
(Gazzetta regionale 17/07/2009 n. 28 S.O.)


Pubblicato il 22 Luglio 2009

Fonte: www.edilportale.com

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