giovedì 18 marzo 2010

55%: per i lavori iniziati entro il 14 marzo valgono i vecchi limiti di trasmittanza

La data di stipula dei contratti può attestare la data di inizio lavori
La modifica ai limiti di trasmittanza termica, necessari per accedere alle detrazioni fiscali del 55%, introdotta dal DM 26 gennaio 2010, decorre dal 1° gennaio 2010. I nuovi valori di trasmittanza sono quindi in vigore dall’inizio dell’anno.

Tuttavia, chi ha acquistato, commissionato o ordinato tra il 1° gennaio e il 14 marzo 2010 interventi di riqualificazione energetica degli edifici, di cui al comma 345 della Finanziaria 2007 (coibentazione di pareti, tetti, solai, coperture verticali o orizzontali, sostituzione di chiusure apribili con o senza superfici vetrate, ossia finestre e porte) e che sarebbero soggetti ai nuovi valori di trasmittanza più restrittivi, può osservare i vecchi limiti, a condizione che esistano contratti scritti, stipulati tra il 1° gennaio e il 14 marzo 2010, ai quali far risalire la data di inizio lavori.
È questa la risposta fornita dall’ENEA, consultatasi in proposito con la Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico.

La domanda è stata posta da un contribuente che ha acquistato gli infissi nel mese di febbraio 2010, osservando un valore di trasmittanza conforme al DM 11 marzo 2008,così da usufruire delle detrazioni del 55%. Tali valori sono però stati modificati dal DM 26 gennaio 2010, che entra in vigore oggi 15 marzo. Avendo già versato un acconto per l’acquisto degli infissi, il contribuente ha chiesto a quale valore di trasmittanza debba attenersi, se a quello dalle vecchie disposizioni o a quello disposto dal DM 26 gennaio 2010.
Fonte: www.edilportale.com
Pubblicato il 15 marzo 2010

lunedì 15 marzo 2010

Incontri relativi al Condominio sostenibile e alla certificazione energetica

Nell’ambito della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (Eusew 2010) Amica Brianza, il Gruppo intercomunale di Agenda21 locale dei Comuni di Monza, Seregno, Lissone, Muggiò e Biassono, organizza 2 incontri relativi al Condominio sostenibile e alla certificazione energetica:

22 Marzo 2010 - ore 20.30 : IL CONDOMINIO SOSTENIBILE
incontro aperto alla cittadinanza
LISSONE - c/o Centro Anziani - Via Lega Lombarda
(durante l’incontro verrà distribuito ai presenti il libretto “Il Condominio Sostenibile”)

25 MARZO 2010 – ore 15.00 : CERTIFICAZIONE ENERGETICA E INNOVAZIONE PROGETTUALE: Come si sta evolvendo la progettazione edilizia in Brianza in relazione alla legge regionale per la certificazione energetica degli edifici
Giornata di studio
MUGGIO’ - Sala Rappresentanza di Palazzo Isimbardi - P.za Matteotti, 5


domenica 14 marzo 2010

Pubblicata la nuova direttiva tecnica CasaClima

La certificazione energetica CasaClima classifica gli edifici sulla base dell'efficienza energetica dell'involucro (fabbisogno energetico per il riscaldamento), dell'efficienza complessiva (sistema involucro ed impianti con indicazione delle emissioni di CO2) e della sostenibilità ambientale (CasaClima Più/CasaClima Nature).

Le disposizioni della nuova direttiva, entrate in vigore il 1° marzo 2010, saranno valide fino alla data di pubblicazione di un aggiornamento e si applicano agli edifici la cui richiesta di certificazione sarà successiva alla data di entrata in vigore della direttiva stessa.

La richiesta di certificazione deve essere inoltrata prima dell'inizio lavori; nei casi in cui, previa verifica dello stato di avanzamento dei lavori, l'Agenzia acconsenta che la richiesta di certificazione venga presentata durante la fase di costruzione dell'edificio, la Direttiva tecnica di riferimento è comunque quella in vigore alla data di inizio lavori.

Ai fini della certificazione energetica CasaClima si dovranno rispettare tutte le verifiche e le prestazioni energetiche imposte dalle leggi nazionali vigenti.

Scarica la nuova Direttiva Tecnica CasaClima

Fonte: www.infobuildenergia.it
pubblicato il 12 marzo 2010

giovedì 11 marzo 2010

Detrazioni 55%: dal 1 gennaio 2009 le detrazioni del 55% non si cumulano con altri incentivi

L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 3/E del 26 gennaio 2010, ha chiarito che dal 1° gennaio 2009 le spese sostenute per la riqualificazione energetica di edifici possono usufruire o della detrazione del 55% o di altri contribuiti comunitari, regionali o locali, ma non di entrambi.

Clicca qui per scaricare il testo completo della risoluzione 3/E dell’Agenzia delle Entrate

martedì 9 marzo 2010

Conto Energia: la nuova edizione della guida del GSE

Strumento per chi intende realizzare un impianto fotovoltaico e fruire degli incentivi

Il Gestore per i Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato la quarta edizione della Guida al Conto Energia. La pubblicazione, curata in collaborazione con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, è uno strumento di consultazione per tutti coloro che intendono realizzare un impianto fotovoltaico e richiedere al GSE i relativi incentivi.

Riporta l’aggiornamento delle tariffe incentivanti ai valori del 2010 e tiene conto dell'evoluzione del quadro normativo in seguito alla pubblicazione della Legge Sviluppo 99/2009 e della delibera AEEG ARG/elt 186/2009.

La Legge 99/2009 - ricorda il GSE – introduce numerose misure a favore dello sviluppo del fotovoltaico in Italia, tra cui:

- i Comuni fino a 20mila abitanti possono richiedere, per gli impianti di cui sono proprietari di potenza fino a 200 kW, il servizio di scambio sul posto senza tener conto dell’obbligo di coincidenza fra il punto di immissione e il punto di prelievo;
- il Ministero della Difesa può usufruire di un analogo servizio di scambio sul posto anche per impianti di potenza maggiore di 200 kW.

La modifica più rilevante della delibera dell’Autorità 186/2009 è invece quella che prevede la possibilità, per gli utenti dello scambio sul posto, di richiedere al GSE il rimborso monetario dell’eventuale credito maturato a fine d’anno.

Scarica Linee Guida 08/03/ 2010 - Gestore per i Servizi Energetici (GSE) - Il Conto Energia Quarta edizione.

Fonte: www.edilportale.it
Pubblicato il 10 marzo 2010

Decalogo per costruire sostenibile

La cultura della sostenibilità ambientale in edilizia può ridurre i consumi energetici


Dieci regole per un’attività edilizia di qualità, rispettosa del territorio e vicina ai cittadini. Il Decalogo per costruire sostenibile, scritto congiuntamente da ANCE Lombardia e Legambiente, è stato presentato in occasione del dibattito “Edilizia & sostenibilità. L'industria delle costruzioni verso la green economy”, organizzato nell’ambito della mostra “GreenLife - Costruire Città Sostenibili” alla Triennale di Milano.
 
Queste le dieci regole:
 
1. Ricostruire le nostre città riutilizzando e sostituendo il vecchio
2. Sfruttare i nuovi vuoti urbani
3. Addensare in corrispondenza dei nodi
4. Sperimentare nuove soluzioni tecnologiche
5. Progettare in maniera integrata
6. Ricercare economie di scala
7. Innovare i processi aziendali
8. Usare materiali a basso impatto
9. Contribuire all’evoluzione del mercato
10. Educare alla qualità


ANCE Lombardia e Legambiente hanno pensato a questo decalogo perché solo una nuova e condivisa cultura della sostenibilità ambientale in edilizia può determinare una significativa riduzione dei consumi energetici legati al settore civile. In Italia oltre un terzo dei consumi energetici è legato all'abitare, soprattutto a causa della climatizzazione invernale ed estiva. In Lombardia questa percentuale sale al 42% (residenziale e terziario) dei consumi energetici regionali. Un’abitazione italiana standard consuma, ogni anno, solo per il riscaldamento circa 20 litri di petrolio a metro quadro: un valore che supera notevolmente i corrispondenti livelli di approvvigionamento di nazioni con climi ben più rigidi, come la Germania e la Svezia, e grava in modo significativo sui bilanci delle famiglie.

Cultura della sostenibilità nell’edilizia significa, invece, riduzione degli sprechi di energia, innovazione delle tecnologie costruttive, preferenza verso i materiali riciclabili, utilizzo di fonti di energia rinnovabili ed energia pulita ed infine, collocazione di ampie zone verdi all'interno degli spazi edificati. Questa, una nuova politica dell'abitare, è anche responsabilità sociale e social housing, che deve coinvolgere interi quartieri, realtà urbane che andrebbero progettate e ricostruite con criteri di sostenibilità, riorganizzando tutti i servizi dell'abitare e della città: il trasporto delle persone e delle merci, il servizio energia, l'uso e il riciclo dei materiali, l'acqua, gli spazi di aggregazione e socialità, la natura in città e l'agricoltura di prossimità. Solo il rafforzamento della cultura della sostenibilità, tanto negli interventi di manutenzione e recupero dello stock edilizio esistente, quanto negli interventi di nuova costruzione, può determinare una significativa riduzione dei consumi energetici legati al settore civile.

Oggi è ancora la città la principale infrastruttura per la vita e l'economia sostenibile del futuro ed è importante che la politica si faccia carico di determinare condizioni che favoriscano l'edilizia del recupero e della ricostruzione, rispetto a quella che determina contrazione di superfici agricole a causa della espansione e dispersione degli insediamenti. Si tratta di mettere in atto un percorso verso la qualità, l'innovazione e il rispetto delle risorse territoriali, che si deve tradurre, nel contempo, in una significativa opportunità per l'avvio di una solida e competitiva "economia verde" all'interno della filiera delle costruzioni. L'ultimo rapporto sul mercato immobiliare di ANCE Lombardia sottolinea che i lombardi sono pronti a investire nell’abitare sostenibile: oltre il 90% delle famiglie lombarde intervistate ha indicato nella qualità una condizione indispensabile per l'acquisto, mentre un quarto degli imprenditori vede nell'efficienza energetica e nella qualità della costruzione i due principali fattori destinati ad orientare il mercato immobiliare abitativo nel prossimo futuro.

La sostenibilità nell'edilizia non è più un lusso, ma una nuova politica dell'abitare» spiega Angelo Maiocchi, Vice Presidente di ANCE Lombardia. «È un percorso verso la qualità, l'innovazione e il rispetto delle risorse territoriali: siamo impegnati perché questo processo si traduca quindi in una significativa opportunità per l'avvio di una solida e competitiva "economia verde" nell'ambito della filiera delle costruzioni, che rappresenta una colonna portante nel sistema produttivo regionale”.

Gli stili di vita e dell'abitare stanno cambiando” ha dichiarato Andrea Poggio, Vice Direttore nazionale di Legambiente. “La convinzione che la villetta con box e giardino sia sinonimo di vita ecologica è falso: consuma troppo suolo e ci rende schiavi dell'automobile. È invece nella città densa dei condomini, nei quartieri e nei paesi dotati di trasporto pubblico e servizi di prossimità che è possibile oggi il buon vivere sostenibile. È la ricostruzione delle nostre città la principale opera, la più importante infrastruttura della Lombardia. Questo in sintesi il decalogo di Legambiente ed ANCE Lombardia. Il piano Lombardia Sostenibile è troppo timido, volando così basso rischiamo di non cogliere le opportunità della ‘green economy’”.

Fonte: Legambiente Lombardia; www.edilportale.it
 
Pubblicato il 9 marzo 2010

venerdì 5 marzo 2010

DONNE IN CANTIERI

Il progetto si propone di analizzare la condizione delle donne nei cantieri edili. E’ infatti proprio il cantiere uno dei luoghi di maggiore discriminazione, dove la donna non ha, almeno in Italia, una tradizione di presenza rilevante. Il lavoro materiale non vede infatti mai impiegate maestranze femminili. Leggermente differente è la situazione per i ruoli tecnici e commerciali, dove la presenza di donne è cresciuta significativamente in questi anni. Ma in questo caso con quale ruolo?

Il progetto, patrocinato dal comune di Milano, si articola in una prima tavola rotonda aperta al pubblico che si svolgerà l’8 marzo 2010 presso la Fabbrica del Vapore di Milano.

L’ appuntamento sarà anche l’avvio di un osservatorio permanente su questo tema che Laboratorio DAGAD, organizzatore della manifestazione, guiderà nei prossimi anni con lo scopo di attivare diverse iniziative di approfondimento, analisi, monitoraggio.

Attraverso la partnership con organismi di categoria che verranno interessati e coinvolti (a titolo esemplificativo ance/assimpredil, ordini professionali, istituti di formazione, organismi internazionali) si acquisiranno dati, andamenti, opinioni.

Una lettura della condizione della donna in cantieri di altri paesi integrerà il lavoro dell’osservatorio.

Sarà inoltre promossa la realizzazione di video, a partire dalla stessa tavola rotonda, con i quali si raccoglieranno testimonianze di donne che rivestono differenti ruoli in questo ambito produttivo.

Coordinatore e ideatore del progetto Paolo Righetti, di Laboratorio DAGAD.

La tavola rotonda sarà moderata da Beatrice Spirandelli, vicepresidente di Laboratorio DAGAD, e vedrà la presenza di diverse professioniste che, con vari ruoli, ricoprono incarichi in importanti aziende e progetti.

La segreteria dell’iniziativa è coordinata da Chiara Rame, con il contributo di Stefania Gammino.
 
Programma:
- tavola rotonda 8 marzo, ore 20.30, presso la Fabbrica del Vapore Laboratorio DAGAD
- osservatorio permanente a partire da marzo 2010, coordinato da Laboratorio DAGAD, in partnership con istituzioni e organismi di categoria.

Fabbrica del Vapore - Laboratorio DAGAD
Via Procaccini, 4 - 20154 Milano
Tel 02 3658728
http://www.laboratoriodagad.it/
 
Scarica il COMUNICATO STAMPA